Enrico Casarosa sul suo profilo Twitter risponde quotidianamente alle domande dei fan di Luca, l'ultima fatica Pixar da lui diretta che ha debuttato su Disney+ appena un mese fa. Il regista ripubblica fan art e posta curiosità dal lungometraggio che ha conquistato, grazie ai suoi personaggi e alla cura nella storia, i cuori di appassionati di tutto il mondo che si chiedono se rivedranno mai Luca, Alberto, Giulia e soci.
13 luglio 2021
20 giugno 2021
LUCA, TUTTI GLI EASTER EGG DEL FILM PIXAR
Ogni uscita di un film Pixar è contraddistinta dalla ricerca da parte dei fan di easter egg o riferimenti ad altri lungometraggi dello studio e oggetti iconici come il furgoncino del Pizza Planet, il simbolo A-113 e la Luxo Ball.
Luca, da venerdì scorso su Disney+, non è ovviamente da meno, e il film di Enrico Casarosa non omaggia solo i film Pixar ma, vista l'ambientazione negli anni '50 in Italia, anche il cinema italiano di quegli anni, contraddistinto da classici apprezzati in tutto il mondo e che hanno fatto la storia della settima arte. Ne vediamo alcuni esempi di seguito. Spoilers, obviously.
21 settembre 2020
THE ADVENTURES OF MIA (2003), UNO SGUARDO ALL'OPERA A FUMETTI DI ENRICO CASAROSA, REGISTA DI LUCA
“Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e
là desidererete tornate.”
Leonardo Da Vinci
Nonostante Enrico Casarosa sia stato impegnatissimo nell'industria dell'animazione da quasi venticinque anni, prima come storyboard artist in serie come quella della carica dei 101 negli anni '90, per poi passare in Blue Sky Studios lavorando a L'era glaciale e arrivando successivamente in Pixar dove ora fa parte dell'illustre team creativo che supervisiona i film degli studios, nel suo tempo libero è riuscito a pubblicare nel corso degli anni libri artistici spesso con i suoi colleghi Pixar come Ronnie del Carmen, e opere a fumetti.
Il regista di Luca infatti pubblica nel 2003 The Adventures of Mia, una serie a fumetti composta da due numeri, il secondo uscito l'anno successivo, edita da Monkeysuit Press, editore non più operativo che rende quindi la disponibilità dei due albi decisamente poco diffusa (noi abbiamo spulciato eBay e li abbiamo trovati entrambi lì).
13 settembre 2012
MyNewGreatStory. La luna con gli occhi di un bambino
Si, la Luna aveva una forza che ti strappava, te ne accorgevi in quel momento di passaggio tra l’una e l’altra: bisognava tirarsi su di scatto, con una specie di capriola, afferrarsi alle scaglie, lanciare in su le gambe, per ritrovarsi in piedi sul fondo lunare. Visto dalla terra apparivi come appeso a testa in giù, ma per te era la solita posizione di sempre, e l’unica cosa strana era, alzando gli occhi, vederti addosso la cappa del mare luccicante con la barca e i compagni capovolti che dondolavano come un grappolo del tralcio.
La distanza della Luna, dalla raccolta Le cosmicomiche, Italo Calvino, 1964
Silenzio. Notte. Cielo stellato. Mare aperto. Un bambino con due occhioni luccicanti, suo padre e suo nonno si
fermano in un punto ad aspettare su di una vecchia barca di legno. Non si vede la terra ferma. Una sorpresa aspetta il
piccolo quando scopre lo straordinario lavoro di famiglia. Una luna gigantesca illumina l’intero scenario. Gli occhi del
bambino si illuminano vedendo la gigantesca tondità e la sua brillantezza. Riuscirà, il fanciullo, a trovare la direzione
giusta salendo su di una lunghissima scala?
Story artist d’eccezione, genovese doc e oggi pixariano, Enrico Casarosa ci porta nel piccola provincia italiana, tinta di storie di pescatori con grande spirito d’iniziativa. Egli rielabora e si ispira ad un racconto del narratore Italo Calvino, dal titolo La distanza della Luna dalla raccolta Le cosmicomiche per immergerci nella piena immaginazione in una sorta di mito per la Luna e per le stelle, una fantasia d’ordine superiore, di tipo onirico, che stabilisce relazioni fra figure e forme primordiali, come la bellezza e la madre generatrice di vita. Una Luna smisurata che fa capolino al mare sulla terra e illumina i tre viandanti sulla barca, attirando sulla sua superficie le stelle per illuminarsi e rendersi più bella agli occhi del mondo.
La luna, come è scritto sul lato della barca, ci racconta l’immaginazione e i sogni di un bambino che viene portato a raccoglier le stelle per poter migliorare la natura delle cose; un lavoro da tramandare da nonno a padre a figlio, una generazione che porta, idealmente, la luce sulla terra. Tema portante infatti è il trovare la propria strada nella vita per poter vivere meglio, per essere utili verso un obiettivo al fine di non sprecare la propria preziosa esistenza. Mente, anima, cuore e coscienza lavorano in armonia con la natura, così come la scala fatta di gradini che percorre il nostro piccolo protagonista, ci porta ad un cammino fatto di passi, costruito da una serie di attimi. Così i due padri di famiglia insegnano al bambino come costruirsi la propria vita giorno per giorno, come le fasi lunari, imparando un mestiere, superando gli ostacoli, guardando avanti. Ciò dimostra anche un certa somiglianza alla reale storia di Casarosa, da italiano emigrato negli Stati Uniti alla ricerca del proprio futuro, fatto di obiettivi ambiziosi portandoli a termine grazie alle sue doti pittoriche e ad idee emozionanti da raccontare.
Per caratterizzare al meglio i tre personaggi Casarosa è stimolato, come dice lui stesso, dalla poetica del regista d’animazione dello studio Ghibli, Hayao Miyazaki, prendendo in tutto e per tutto il pacing, quel ritmo naturale delle cose, senza pause, così come avviene nella realtà, e guardando la natura che si presenta al mondo con gli occhi di un bambino che si emoziona, coll’impeto nel cuore verso quanto gli accade. Egli vuole catturare ed illuminare le menti di ognuno non solo con l’immagine, ma anche con la coralità musicale, grazie alla notevole bravura del compositore Michael Giacchino e alle sue intime atmosfere sinfoniche che accentuano i momenti chiave delle azioni sceniche, quasi a raccontare una storia universale, interagendo con la luna stessa quale portatrice di luce che illumina i volti dei tre personaggi. Il bambino con grazia, semplicità e naturalezza, quasi a ricordare i personaggi di Totoro e Ponyo di Miyazaki, è un protagonista senza esperienza e intimorito all’inizio del viaggio, ma poi con grande intuito si farà valere da ometto pieno di risorse e d’ingegno.
Lo stile surreale ed espressionista richiama molto le illustrazioni di Mary Blair, artista e illustratrice disneyana tra gli anni ‘40 e ‘50 ed i personaggi imperfetti immerse nelle scenografie d’arte del conterraneo Emanuele Luzzati, ma soprattutto lo stile deriva dai suoi stessi acquerelli, con un’immagine legata alle letture per l’infanzia realizzati per lo storyboard, oggi divenuti un bel libello
edito da Disney Press. Gli acquerelli rendono il racconto imperfetto e realistico e
allontanano sempre di più dalla pulizia e dalla freddezza della computer grafica, creando così delle texture sui modelli
tridimensionali che raccontano ed emozionano chi le guarda e le comprende.

La luna è dunque un piccolo gioiello d’animazione che ha il ruolo di prologo al lungometraggio Ribelle - The Brave, a testimoniare così una sorta di unicum di due anime ricche di tradizioni, l’Italia e la Scozia, avvicinandosi così al realismo naturalistico della ribelle Merida, immergendoci nell’incontaminata immaginazione che ci spinge a renderci più forti e più intraprendenti nella vita che affrontiamo ogni giorno.
Story artist d’eccezione, genovese doc e oggi pixariano, Enrico Casarosa ci porta nel piccola provincia italiana, tinta di storie di pescatori con grande spirito d’iniziativa. Egli rielabora e si ispira ad un racconto del narratore Italo Calvino, dal titolo La distanza della Luna dalla raccolta Le cosmicomiche per immergerci nella piena immaginazione in una sorta di mito per la Luna e per le stelle, una fantasia d’ordine superiore, di tipo onirico, che stabilisce relazioni fra figure e forme primordiali, come la bellezza e la madre generatrice di vita. Una Luna smisurata che fa capolino al mare sulla terra e illumina i tre viandanti sulla barca, attirando sulla sua superficie le stelle per illuminarsi e rendersi più bella agli occhi del mondo.
La luna, come è scritto sul lato della barca, ci racconta l’immaginazione e i sogni di un bambino che viene portato a raccoglier le stelle per poter migliorare la natura delle cose; un lavoro da tramandare da nonno a padre a figlio, una generazione che porta, idealmente, la luce sulla terra. Tema portante infatti è il trovare la propria strada nella vita per poter vivere meglio, per essere utili verso un obiettivo al fine di non sprecare la propria preziosa esistenza. Mente, anima, cuore e coscienza lavorano in armonia con la natura, così come la scala fatta di gradini che percorre il nostro piccolo protagonista, ci porta ad un cammino fatto di passi, costruito da una serie di attimi. Così i due padri di famiglia insegnano al bambino come costruirsi la propria vita giorno per giorno, come le fasi lunari, imparando un mestiere, superando gli ostacoli, guardando avanti. Ciò dimostra anche un certa somiglianza alla reale storia di Casarosa, da italiano emigrato negli Stati Uniti alla ricerca del proprio futuro, fatto di obiettivi ambiziosi portandoli a termine grazie alle sue doti pittoriche e ad idee emozionanti da raccontare.
Per caratterizzare al meglio i tre personaggi Casarosa è stimolato, come dice lui stesso, dalla poetica del regista d’animazione dello studio Ghibli, Hayao Miyazaki, prendendo in tutto e per tutto il pacing, quel ritmo naturale delle cose, senza pause, così come avviene nella realtà, e guardando la natura che si presenta al mondo con gli occhi di un bambino che si emoziona, coll’impeto nel cuore verso quanto gli accade. Egli vuole catturare ed illuminare le menti di ognuno non solo con l’immagine, ma anche con la coralità musicale, grazie alla notevole bravura del compositore Michael Giacchino e alle sue intime atmosfere sinfoniche che accentuano i momenti chiave delle azioni sceniche, quasi a raccontare una storia universale, interagendo con la luna stessa quale portatrice di luce che illumina i volti dei tre personaggi. Il bambino con grazia, semplicità e naturalezza, quasi a ricordare i personaggi di Totoro e Ponyo di Miyazaki, è un protagonista senza esperienza e intimorito all’inizio del viaggio, ma poi con grande intuito si farà valere da ometto pieno di risorse e d’ingegno.
Lo stile surreale ed espressionista richiama molto le illustrazioni di Mary Blair, artista e illustratrice disneyana tra gli anni ‘40 e ‘50 ed i personaggi imperfetti immerse nelle scenografie d’arte del conterraneo Emanuele Luzzati, ma soprattutto lo stile deriva dai suoi stessi acquerelli, con un’immagine legata alle letture per l’infanzia realizzati per lo storyboard, oggi divenuti un bel libello

La luna è dunque un piccolo gioiello d’animazione che ha il ruolo di prologo al lungometraggio Ribelle - The Brave, a testimoniare così una sorta di unicum di due anime ricche di tradizioni, l’Italia e la Scozia, avvicinandosi così al realismo naturalistico della ribelle Merida, immergendoci nell’incontaminata immaginazione che ci spinge a renderci più forti e più intraprendenti nella vita che affrontiamo ogni giorno.
Scritto da
Gabriele
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27 febbraio 2012
OSCAR 2012: I Muppet e Bret McKenzie vincono la Miglior Canzone con Man or Muppet
E' appena terminata l'ottantaquattresima edizione degli Oscar, che ha visto vincitrici The Artist e Hugo con entrambi 5 statuette.
Per quanto riguarda la Disney, i Muppet hanno vinto nella categoria come miglior canzone, con Man or Muppet, scritta da Bret McKenzie, mentre la bravissima Octavia Spencer si è portata a casa la sua prima statuetta per il suo ruolo da non protagonista in The Help, film Touchstone/Dreamworks.
Niente Oscar per la Pixar e Enrico Casarosa, nominati come miglior corto d'animazione per il bellissimo La Luna, che verrà distribuito al cinema davanti alle copie di Ribelle - The Brave. Nella categoria è stato premiato The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore, un poetico cortometraggio in tecnica tradizionale, che potete vedere qui sotto, insieme al video musicale di Man or Muppet, che la Disney, in occasione dell'Oscar, ha appena pubblicato in italiano.
Trovate tutta la lista di vincitori degli Oscar, cliccando qui.
Miss Piggy e Kermit erano presenti alla serata degli Oscar, anche come presentatori.
La coppia ha annunciato l'esibizione del Cirque du Soleil, e Kermit ha cantato Rainbow Connection sul red carpet con Darren Criss (Glee). Per vedere il video dei Dermit, andate su E!Online, cliccando qui :-)
Nel servizio di ABC News qui sotto, potete vedere il discorso dell'omozionatissima Octavia Spencer e la sua intervista rilasciata a Good Morning America, insieme a quella della simpaticissima Meryl Streep :-)
Vi segnaleremo i video della premiazione di Bret McKenzie, e l'apparizione di Kermit e Miss Piggy durante la cerimonia, quando saranno disponibili in rete :-)
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Jason Segel |
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Bret McKenzie |
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Octavia Spencer e Viola Davis, entrambe nominate per The Help |
Scritto da
Gabriele
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