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22 dicembre 2012

Ralph Spaccatutto - La Recensione

Ve lo sto dicendo ragazzi, non siamo stati mai così popolari in anni. E' pazzesco. I giocatori dicono che siamo "vintage", che penso significhi "vecchi ma forti".
Se la memoria mi assiste, quella che avete letto sopra è una delle citazioni da Ralph Spaccatutto, il cinquantaduesimo classico della Walt Disney Animation Studios, ambientato nel mondo dei videogiochi.
Prendendo di fondo la stessa idea alla base di TRON, un mondo virtuale dentro ai computer, il film è ambientato interamente in una sala giochi, nella quale personaggi di diversi giochi, dagli arcade agli sparatutto, dopo l'orario di chiusura si incontrano e interagiscono tra di loro.
Già dalla premessa nascono molte domande riguardo al funzionamento di questo mondo virtuale, e il primo pregio di questo film è il fatto di metterle subito in chiaro, in modo da immergercisi completamente e concentrarsi esclusivamente sui personaggi, che non a caso sono tanti.
Ma cominciamo dal protagonista, Ralph, un cattivo. Il suo ruolo nel gioco in cui è protagonista, Aggiustalo tu, Felix, è quello di spaccare tutto, ma la sua ricompensa è quella di finire buttato nel fango ogni volta, non ricevendo nessuna medaglia e non essendo apprezzato da nessuno. D'altronde è il cattivo, e come ogni cattivo che si rispetti, soprattutto se vediamo i classici Disney, il suo cuore non ha bisogno d'amore.
Solo che non è così semplice. Nella tradizione del miglior film Pixar, il cattivo non è cattivo veramente (basta pensare a Lotso in Toy Story 3, oppure a Syndrome ne Gli Incredibili - solo che in questi due casi è l'esatto contrario) e Ralph desidera essere un personaggio videoludico migliore e per questo scappa dal suo gioco cercando di trovare se per lui c'è un posto da qualche altra parte tra i videogiochi della sala, compiendo, nella migliore tradizione Disneyana, un viaggio mozzafiato, che potrebbe cambiare il destino di molti e il suo.

Ma allora qual'è la vera identità di questo ibrido d'animazione? E' la svolta tanto attesa per la Walt Disney Animation verso un tipo di prodotto lontano dal fiabesco che per 90 entra ed esce dalla loro produzione, è il primo film che risente dell'influsso dell'originalità Pixar? Beh no, perchè Ralph Spaccatutto è completamente Disneyano fino all'osso, anzi è il film che finalmente riprende lo storyteller classico dopo anni e anni, levaci l'ambientazione videoludica che può ingannare con la sua originalità, e quello che ottieni è un classico Disney al 100% per la famiglia che intrattiene e diverte.
Sono passi anni luce avanti a Rapunzel, grazie all'entrata in scena di Rich Moore, regista televisivo di alcune serie d'animazioni più dissacranti di sempre, I Simpson e Futurama, che ha portato finalmente negli studi di Burbank una ventata di freschezza inattesa.


Il film è solido, ha un ritmo energetico, ma ha anche i suoi problemi, una seconda parte a tratti un pò ripetitiva e un finale facilmente deducibile già dopo la prima mezz'ora, ma sono tutti dettagli che si possono trascurare più che facilmente davanti ad una cura visiva senza precedenti.
Prima di tutto l'animazione dei personaggi, e qui non parliamo di come sono verosimili perchè la CGI già da quattro anni a questa parte offre un livello di dettagli impressionanti, ma parliamo di Character Animation e la Disney non si fa battere da nessuno in questo campo. Prendete ad esempio i cittadini del videogiochi di Ralph e nel modo adorabile in cui si muovono. 
E come seconda cosa, la struttura dei mondi, come quelli di Sugar Rush e Hero's Duty, e come siano diversi gli uni dagli altri, con le rispettive tinte cromatiche.


Il paragone con Toy Story è più che azzeccato, ma non stiamo parlando di copia, ma di due ottimi film d'animazione che condividono la stessa idea di base, un what if interessantissimo, cosa succede se i giocattoli prendono vita quando noi non siamo presenti, oppure cosa accade se i videogiochi giocano anche quando non siamo noi a giocarci? 
L'idea di base viene proprio da TRON, non a caso John Lasseter, che ricordiamo essere il creatore di Toy Story, lavorò come animatore al film dell'82, rimanendone, come ha detto più volte, drasticatamente inspirato. Insomma un circolo vizioso di idee, di film che si ispirano a vicenda, che dimostrano che la Disney, dopo 90 anni ha un'anima e un'identità e soprattutto trasuda passione e vive ancora. Flynn Lives non a caso.
Comunque se Toy Story rappresentava la generazione di bambini anni '90, Ralph allora quella di oggi, ma con delle riflessioni interessanti. Ralph è protagonista di un gioco vintage, in una sala giochi, dove oggi, in cui si preferisce il gioco domestico, non sono più frequentate come nel passato. Esattamente come la popolarità in declino di Woody all'arrivo di Buzz.
Oltre a questo c'è anche il tema dell'amicizia, che la Pixar in ogni film caratterizza estramamente bene (Woody e Buzz, Mike e Sulley, Carl e Russel), mentre la Disney tende a proporre come tema principale la classica storia d'amore, che però cerca di non essere mai convenzionale. 
Qui in Ralph Spaccatutto c'è l'amicizia tra Ralph e Vanellope e non può non essere che adorabile. I due personaggi, così diversi tra di loro, ma così uguali, hanno un bellissimo rapporto che li lega, che porta poi anche allo svilupparsi di scene molto drammatiche (la macchina go-kart).
Nel film Disney d'animazione con più personaggi all'attivo di sempre, i secondari sono così forti che distolgono l'attenzione da Ralph e Vanellope, e con loro l'autoidentificazione è assicurata.


John C. Reilly, doppiatore di Ralph e vero spaccatutto :-)
Quasi due ore di pura gioia per gli occhi, accompagnati da una colonna sonora di Henry Jackman, alla sua seconda collaborazione Disney dopo il film di Winnie the Pooh dell'anno scorso, intensa di puro spirito 8 bit, che, per chi ha passato la sua giovinezza giocando al Nintendo 64 e soci, avrà sicuramente piacere di riascoltare. Non c'è nessun tema strumentale memorabile, ma regge bene, soprattutto accompagnata dalla canzone degli Owl City, When Can I See You Again?, che messa durante i titoli di coda ci fa sicuramente pensare a quando potremmo rivedere Ralph Spaccatutto. La Disney Animation non fa tanto spesso sequel al cinema, ma con un film come Ralph non desideriamo veramente altro.

Classico, Vintage, Retro, chiamatelo come vi pare, ma Ralph Spacca!


su 5

Il film è accompagnato da un cortometraggio, Paperman, così bello che merita un articolo tutto suo, quindi ne riparleremo tra giorni :-)