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24 maggio 2021

CAMBIO DI DIREZIONE, IL RESOCONTO DELLA PUNTATA CARLSBAD CRAZIES

Su Disney+, come ogni venerdì, è uscito un nuovo episodio di Cambio di direzione (Big Shot in originale), la serie che vede tra i suoi creatori David E. Kelley (Ally McBeal, Big Little Lies) e con protagonista John Stamos (Gli amici di papà, E.R.) nei panni di un allenatore di basket del college che, dopo un'aggressione compiuta da lui su di un arbitro durante una partita, viene licenziato e l'unico lavoro che riesce a trovare come coach è quello in una squadra liceale, le Sirens, in un liceo privato femminile a San Diego, California.

Siamo nel pieno della storyline dei Gruzinsky, la famiglia benestante che dà il nome alla palestra di Westbrook e che è immersa nello scandalo che vede il padre, che è stato uno dei fattori che ha portato l'assunzione di Korn come allenatore, accusato di appropriazione indebita. La figlia Louise quindi, la playmaker dei Sirens, vede il suo mondo rovesciato. Intanto la figlia di Korn, Emma, si è ambientata a Westbrook ed è diventata ormai amica delle Sirens, oltre che frequentare il fratello di Louise, Lucas, con cui fa teatro insieme.

Il sesto episodio, intitolato Carlsbad Crazies, parte con la petizione di Kelsey sostenuta dalla professoressa di scienze politiche con la quale vogliono levare il nome Gruzinsky dalla palestra della scuola, con l'intenzione di boicottare tutte le partite di basket delle Sirens finché ciò non verrà fatto. Nella scuola infatti non si fa altro che parlare dello scandalo dei Gruzinsky e Louise certamente lo percepisce (c'è anche la classica scena, che questa serie un pò abusa, della ragazza che cammina nel corridoio affollato mentre tutti guardano lei e ne parlano alle spalle). Louise, convinta dell'innocenza del padre, dice però che non le importa nulla di quello che dicono, all'indomani della partita contro i Carlsbad, scuola rivale con cui le Sirens non vincono una partita da sei anni di fila, e che ha appena acquistato la giocatrice Savannah Gibson che il coach Korn voleva inizialmente per la squadra di Westbrook. Ad aiutare per nulla la concentrazione tra i membri delle Sirens in vista del match ci si mette anche il conflitto tra Louise e Destiny, la quale ha firmato la petizione perché ritiene il padre della ragazza con tutta probabilità colpevole dei crimini che gli accusano.

Duranti gli allenamenti viene a far visitare alle Sirens la terribile coach della Carlsbad, che ha un passato con Holly, l'assistente coach della Westbrook, e Samantha, che lei chiama Seduta-manta perché rimaneva in panchina quando faceva parte della sua squadra. La coach delle Carlsbad infierisce ancora di più sul caso Gruzinsky suggerendo che Louise non ce la farà a concentrarsi sulla partita con tutto quello che le sta succedendo intorno. Korn, parlando con la preside Thomas, riesce a convincerla a rendere la partita senza pubblico, facendo in modo che le Sirens, rimaste senza tifoseria a causa del boicottaggio, non siano distratte ulteriormente dal solo tifo bastian contrario.

Questo però non ferma l'antagonismo dei tifosi della Carlsbad, che per la partita organizzano una protesta fuori dalla Westbrook in cui cantano in coro "Larry libero", ironizzando sul padre di Louise il cui scagionamento farebbe ritornare il pubblico in palestra una volta finito il boicottaggio. Durante la partita, che non sta andando a favore delle Sirens, la situazione si intensifica e alcuni tifosi della Carlsbad entrano in palestra con tanto di cartelli con su scritto per l'appunto Larry libero. Questo, unito agli insulti che la coach delle Carlsbad sta rivolgendo alle Sirens, fa scattare l'animo violento del coach Korn che viene espulso dal campo dall'arbitro dopo che strappa il manifesto dai tifosi.

Finisce il primo tempo e durante l'intervallo tocca a Holly far riconcentrare le ragazze. Ma la coach non le dice di ignorare il mondo intorno a loro, ma anzi, di usare quello che le sta succedendo a proprio vantaggio per rendere personale il tutto. Infatti per Holly la sfida con la coach delle Carlsbad è proprio personale, in quanto quando la co-allenatrice faceva parte della squadra guidata dalla coach, lei fu fatta fuori senza troppi problemi nonostante i suoi impegni che non furono mai apprezzati. Le Sirens così ritornano in campo sotto di venti punti e riescono a prevalere con la strategia messa in campo da Holly, spostando Louise in guardia tiratrice e inserendo Samantha al suo posto.

Nell'episodio ritorna l'aggressività del coach Korn che gli è costata in passato la carriera. Anche se in un certo senso qui è giustificata perché tirata fuori per proteggere le sue giocatrici vittime delle angherie messe in atto dalla coach dei Carlsbad. Questo suo ritorno alla violenza fa dubitare anche Randy Edmunds, co-allenatore all'università e amico di Korn, venuto per assistere alla partita per osservare le giocatrici per un possibile reclutamento, che esclude, nonostante un un primo momento l'avesse suggerito, che il coach possa tornare ad allenare le leghe professionali.

Però qui Korn, nonostante gli sbagli, comincia ad avere degli alleati nella scuola che vedono in lui un'interesse per la premura delle ragazze della squadra. Infatti George, lo psicologo della scuola, e Maggie, l'insegnante di teatro con la quale Korn ha avuto un appuntamento, lo difendono, per la prima volta, davanti alla prof di scienze politiche che non perde occasione per battibeccare con il coach.

E vediamo anche la voglia di Holly di essere più indipendente, spinta dalle riflessioni che le lascia la coach di Carlsbad a partita conclusa e dalla non riconoscenza da parte di Korn della sua brillante strategia che ha fatto conquistare alle Sirens un recupero dei punti e una vittoria improbabile.

La serie finora non si può che definire soddisfacente nell'eccezione più positiva possibile. Le dinamiche tra le giocatrici delle Sirens è appagante e lontana da degli stereotipi da teen drama in cui la serie poteva facilmente cadere. La crescita di Louise nell'episodio, che termina con la ragazza che firma la petizione per rimuovere il nome del padre dalla palestra, è inaspettata e assolutamente gradita. La performance di Stamos poi continua ad essere l'aspetto più originale della serie, nonostante il suo ruolo sia l'archetipo del duro e puro dal cuore tenero.

Appuntamento quindi a venerdì prossimo per la settima puntata, che sarà intitolata Kalm Korn, in cui, a giudicare dall'anteprima su Disney+, ritornerà la statua di Korn che si è vista in questo episodio essere demolita come quella di un confederato americano qualsiasi.