Disney+ ha rilasciato il primo trailer della docuserie, i cui primi cinque episodi dei dieci che la compongono verranno rilasciati il 21 luglio. Ogni episodio si occuperà di un'attrazione diversa, e includerà interviste rare con Walt Disney e altre esclusive con le Disney Legends e gli Imagineers, il team creativo e tecnico che si occupa dello sviluppo e della costruzione di qualsiasi cosa sia presente nei parchi Disney.
13 luglio 2021
I SEGRETI DELLE ATTRAZIONI, IL TRAILER DELLA DOCUSERIE DISNEY+!
In occasione dell'uscita di Jungle Cruise, nelle sale il 28 luglio e su Disney+ tramite Accesso Vip venerdì 30, la star del film Dwayne Johnson ha prodotto per Disney+ una docuserie intitolata I segreti delle attrazioni, che andrà dietro le quinte di alcune attrazioni, tra cui anche Jungle Cruise, presenti nei ben sei parchi che ha la Disney sparsi per il mondo, in California, Orlando, Tokyo, Parigi, Hong Kong, e Shanghai.
Disney+ ha rilasciato il primo trailer della docuserie, i cui primi cinque episodi dei dieci che la compongono verranno rilasciati il 21 luglio. Ogni episodio si occuperà di un'attrazione diversa, e includerà interviste rare con Walt Disney e altre esclusive con le Disney Legends e gli Imagineers, il team creativo e tecnico che si occupa dello sviluppo e della costruzione di qualsiasi cosa sia presente nei parchi Disney.
Disney+ ha rilasciato il primo trailer della docuserie, i cui primi cinque episodi dei dieci che la compongono verranno rilasciati il 21 luglio. Ogni episodio si occuperà di un'attrazione diversa, e includerà interviste rare con Walt Disney e altre esclusive con le Disney Legends e gli Imagineers, il team creativo e tecnico che si occupa dello sviluppo e della costruzione di qualsiasi cosa sia presente nei parchi Disney.
Scritto da
gabypixar
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10 luglio 2015
San Diego Comic-Con 2015, il Panel di Disney Kingdoms
Dopo il liveblogging di ieri, che ha visto protagonisti per la giornata Disney la serie a fumetti Disney Kingdoms, il corto Pixar Sanjay's Super Team e la serie d'animazione di Disney XD Gravity Falls, ecco venir riassunti e approfonditi i singoli panel in articoli dedicati.
Per Disney Kingdoms, gli ospiti del panel sono stati Brian Crosby, ex Imagineer Disney e consulente per le storie Marvel, che ha lavorato insieme a Josh Shipley e Andy Digenova ed altri alla creazione della serie Disney Kingdoms, David Gabriel, vice-presidente della stampa, vendita e marketing Marvel, Andy Digenova, produttore associato degli Imagineering, Jim Zub, sceneggiatore di albi a fumetti e autore di Figment, e Josh Shipley, Imagineer.
Il panel si è aperto simpaticamente con la proiezione di due cortometraggi della nuova serie di Topolino. Il primo episodio che hanno mostrato è Yodelberg, il secondo della prima stagione, seguito da Panda-monio, sempre della prima stagione, e già trasmessi in Italia da tempo.
Il quintetto poi ha parlato del successo della serie, nato nel 2014 con il primo titolo, Seekers of the Weird, ma Shipley ha rivelato che l'idea di realizzare una serie Marvel con soggetto le attrazioni Disney risale a ben prima che Marvel fosse acquisita da Disney nel 2009, infatti lui e Crosby stavano pensando a delle storie what if che potevano realizzare sui parchi Disney. Dopo l'acquisizione, l'idea si è resa più concreta e durante il D23 Expo del 2011, Shipley e Crosby si incontrarono con Joe Quesada, direttore creativo Marvel, per discutere del progetto.
Ricordiamo che prima che dei tre titoli Disney Kingdoms, ovvero Seekers of the Weird, basato sulla defunta attrazione Museum of the Weird dentro alla Haunted Mansion, Figment, tratto da Journey of Imagination, e Big Thunder Mountain Railroad, basato sull'omonima attrazione presente in tutti i parchi Disney, il marchio Disney Comics, che con l'acquisizione di Marvel oggi è praticamente defunto, aveva pubblicato sempre nel 2014 Space Mountain, adattamento dell'attrazione Space Mountain, scritta da Bryan Q. Miller, che aveva curato sempre per Disney il prequel a fumetti di Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, Six Sea Chantis. Primo di una trilogia che non si è mai concretizzata, questo forse è stato il primo esperimento, probabilmente fallito per le scarse vendite, che ha portato Disney a credere che il brand Marvel e i suoi artisti potessero aiutare la serie. Per ora Space Mountain non fa parte della collana Disney Kingdoms e nel panel non ne hanno parlato.
Infatti la collaborazione Disney e Marvel sembra essere stata vincente per il successo della serie, Seekers of the Weird è stato il primo albo Marvel venduto dentro i parchi Disney, e le vendite sono state alte perché gli interessati erano sia i lettori Marvel che gli appassionati Disney che solitamente negli Stati Uniti, data l'assenza nel paese di un fumetto qui in Italia così popolare come Topolino, non sono lettori di fumetti accaniti. Ma il titolo che ha più sorpreso per le vendite è stato Figment, la storia a tinte fantasy e steampunk ambientata nel 1910 di un inventore e scienziato chiamato Dreamfinder, che cerca un modo per convertire le idee della mente umana in energia, finendo per creare un draghetto di nome Figment, presente nei parchi Disney in Journey of Imagination, ad EPCOT, sin dagli anni '80, e dei portali verso i regni dell'immaginazione. Figment aveva esaurito tutte le sue copie già dal primo giorno di vendita, un risultato straordinario che ha portato Bob Iger, CEO Disney, a contattare David Gabriel perché i membri del consiglio aziendale Disney stavano discutendo del successo del titolo. Un mesetto dopo Gabriel confessa di aver ricevuto una nota da Iger che si complimentava per la qualità dell'albo.
Sempre sul successo della serie, John Tyler Christopher, artista delle copertine di Figment, alla MegaCon in Florida, sempre una fiera come il San Diego Comic-Con, ha detto che si è ritrovato ad autografare più albi a fumetti di Figment che della serie di Star Wars che stava facendo. E proprio grazie a questi numeri un mese fa è stato annunciato Figment 2, il continuo del primo Figment sempre con il Dreamfinder e il draghetto protagonisti, il cui primo numero uscirà a Settembre negli Stati Uniti.
Nel panel hanno mostrato la cover e le prime due pagine dell'albo, che mostra i due protagonisti arrivare al parco EPCOT, la città del futuro immaginata da Walt Disney negli anni '60 con lo spirito di migliorare il presente immaginando un futuro migliore, ai giorni d'oggi, più di 100 anni nel futuro per loro. Jim Zub, autore di Figment, che ha appena completato la sceneggiatura del terzo albo di Figment 2, rivela che gli piaceva così tanto il nome Dreamfinder, che lo scelse prima di aver creato il personaggio, anche per cercare di bloccare il nome e non farlo utilizzare da altre parti, in quel periodo c'era una serie di Disney Channel in sviluppo intitolata così ma che non ha mai visto la luce del giorno. Zub ha anche confessato, scherzando, che non sarà mai una persona completa se non adatterà la canzone Tiki Tiki Tiki Room, scritta da Robert e Richard Sherman per l'attrazione tropicale Enchanted Tiki Room, in un fumetto della serie.
Per i prossimi titoli di Disney Kingdoms dopo Figment 2, David Gabriel ha detto che sono previsti altri tre progetti, ma non li ha voluti rivelare, probabilmente sono ancora in sviluppo. Non si sa se tra questi ci saranno continui di Seekers of the Weird o Big Thunder Mountain Railroad o saranno solo titoli originali basati su altre attrazioni Disney, ma la notizia positiva è che la serie ha successo e che l'interesse c'è.
Nel liveblogging abbiamo discusso insieme l'arrivo in Italia dei tre albi, per ora tutti inediti, su Amazon
si possono trovare solo in inglese. Probabilmente la Panini, che porta in Italia gli albi Marvel e che è licenziatario dei fumetti Disney, potrebbe essere interessata, ma per ora non si sa niente. Promettiamo di informarci e contattare la Panini a proposito, potete farlo anche voi tranquillamente, e vi faremo sapere se hanno una risposta sull'arrivo di Disney Kingdoms in Italia.
Le fonti delle foto qui sopra sono dell'account Twitter di LaughingPlace.com.
Per Disney Kingdoms, gli ospiti del panel sono stati Brian Crosby, ex Imagineer Disney e consulente per le storie Marvel, che ha lavorato insieme a Josh Shipley e Andy Digenova ed altri alla creazione della serie Disney Kingdoms, David Gabriel, vice-presidente della stampa, vendita e marketing Marvel, Andy Digenova, produttore associato degli Imagineering, Jim Zub, sceneggiatore di albi a fumetti e autore di Figment, e Josh Shipley, Imagineer.
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Yodelberg |
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Da sinistra, Josh Shipley, Jim Zub, Andy Digenova, David Gabriel e Brian Crosby |
Ricordiamo che prima che dei tre titoli Disney Kingdoms, ovvero Seekers of the Weird, basato sulla defunta attrazione Museum of the Weird dentro alla Haunted Mansion, Figment, tratto da Journey of Imagination, e Big Thunder Mountain Railroad, basato sull'omonima attrazione presente in tutti i parchi Disney, il marchio Disney Comics, che con l'acquisizione di Marvel oggi è praticamente defunto, aveva pubblicato sempre nel 2014 Space Mountain, adattamento dell'attrazione Space Mountain, scritta da Bryan Q. Miller, che aveva curato sempre per Disney il prequel a fumetti di Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, Six Sea Chantis. Primo di una trilogia che non si è mai concretizzata, questo forse è stato il primo esperimento, probabilmente fallito per le scarse vendite, che ha portato Disney a credere che il brand Marvel e i suoi artisti potessero aiutare la serie. Per ora Space Mountain non fa parte della collana Disney Kingdoms e nel panel non ne hanno parlato.
Infatti la collaborazione Disney e Marvel sembra essere stata vincente per il successo della serie, Seekers of the Weird è stato il primo albo Marvel venduto dentro i parchi Disney, e le vendite sono state alte perché gli interessati erano sia i lettori Marvel che gli appassionati Disney che solitamente negli Stati Uniti, data l'assenza nel paese di un fumetto qui in Italia così popolare come Topolino, non sono lettori di fumetti accaniti. Ma il titolo che ha più sorpreso per le vendite è stato Figment, la storia a tinte fantasy e steampunk ambientata nel 1910 di un inventore e scienziato chiamato Dreamfinder, che cerca un modo per convertire le idee della mente umana in energia, finendo per creare un draghetto di nome Figment, presente nei parchi Disney in Journey of Imagination, ad EPCOT, sin dagli anni '80, e dei portali verso i regni dell'immaginazione. Figment aveva esaurito tutte le sue copie già dal primo giorno di vendita, un risultato straordinario che ha portato Bob Iger, CEO Disney, a contattare David Gabriel perché i membri del consiglio aziendale Disney stavano discutendo del successo del titolo. Un mesetto dopo Gabriel confessa di aver ricevuto una nota da Iger che si complimentava per la qualità dell'albo.
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Illustrazione di John Tyler Christopher |
Nel panel hanno mostrato la cover e le prime due pagine dell'albo, che mostra i due protagonisti arrivare al parco EPCOT, la città del futuro immaginata da Walt Disney negli anni '60 con lo spirito di migliorare il presente immaginando un futuro migliore, ai giorni d'oggi, più di 100 anni nel futuro per loro. Jim Zub, autore di Figment, che ha appena completato la sceneggiatura del terzo albo di Figment 2, rivela che gli piaceva così tanto il nome Dreamfinder, che lo scelse prima di aver creato il personaggio, anche per cercare di bloccare il nome e non farlo utilizzare da altre parti, in quel periodo c'era una serie di Disney Channel in sviluppo intitolata così ma che non ha mai visto la luce del giorno. Zub ha anche confessato, scherzando, che non sarà mai una persona completa se non adatterà la canzone Tiki Tiki Tiki Room, scritta da Robert e Richard Sherman per l'attrazione tropicale Enchanted Tiki Room, in un fumetto della serie.
Riguardo ai titoli, che non sono uguali a quelle delle attrazioni su cui sono basate con l'eccezione di Big Thunder Mountain Railroad, il motivo della scelta è perché nel caso di Figment, Journey Into Imagination ricordava troppo la serie classica Marvel Journey Into Mystery, che ha visto il debutto di molti personaggi tra cui Thor, e per Seekers of the Weird, Museum of the Weird è il nome di un posto realmente esistente, quindi non potevano usarlo.
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Concept art di Marc Davis per l'attrazione di Pirati dei Caraibi |
Nel panel hanno parlato anche dell'approccio all'adattamento dall'attrazione al fumetto, paragonandolo a quello che Disney ha fatto con il film di Pirati dei Caraibi, che come sappiamo è tratto dall'omonima attrazione. Hanno usato dei punti di contatto con l'attrazione, la scena della prigione con il cane e le chiavi de La maledizione della prima luna è un chiaro omaggio al materiale originale e anche il tono del film è ispirato all'attrazione, ma creando allo stesso tempo nuovi personaggi e nuovi luoghi.
Nel panel hanno mostrato una clip dal 10esimo anniversario di Disneyland, episodio speciale della serie televisiva curata da Walt Disney, The Wonderful World of Color, in occasione del decimo anniversario dall'apertura del parco ad Anaheim, California, in cui Walt mostra al pubblico un'anticipazione dalla future attrazioni che saranno presenti nel parco Disney, e tra queste c'è anche il Museum of the Weird, che ha ispirato Seekers of the Weird.
Nella clip qui sotto potete vedere Walt insieme a Rolly Crump, Imagineer Disney che ha concepito l'attrazione collezionando stranezze da tutto il mondo, e l'ambasciatrice del decimo anniversario di Disneyland, Julie Reihm. L'attrazione poi non si sarebbe più realizzata, e questa è una delle poche testimonianze di come sarebbe dovuta essere. La parte relativa a The Museum of the Weird parte dal minuto 7:15.Per i prossimi titoli di Disney Kingdoms dopo Figment 2, David Gabriel ha detto che sono previsti altri tre progetti, ma non li ha voluti rivelare, probabilmente sono ancora in sviluppo. Non si sa se tra questi ci saranno continui di Seekers of the Weird o Big Thunder Mountain Railroad o saranno solo titoli originali basati su altre attrazioni Disney, ma la notizia positiva è che la serie ha successo e che l'interesse c'è.
Nel liveblogging abbiamo discusso insieme l'arrivo in Italia dei tre albi, per ora tutti inediti, su Amazon
Le fonti delle foto qui sopra sono dell'account Twitter di LaughingPlace.com.
22 dicembre 2014
MyNewGreatStory. Ciuff! Ciuff! Tra i binari dell’immaginazione di Walt Disney
Casimiro, a tutta forza va!Verso la città,quanto fumo fa.Sbuffa e fischia senza mai sostarPresto già si sa, presto ci saràQuando dalla curva sentiran fischiarTutti Casimiro andranno ad aspettarquesta sera il circo si aprirà.Casimiro va!
Dumbo, 1941
Cosa fine ha fatto il Carolwood Pacific [riferendosi al suo trenino]? Ce l'ho ancora. Ho intenzione di farlo ridipingere e mostrarlo a tutti in una teca di vetro nella stazione di Disneyland e in quella di Santa Fe. Mi sembra più che giusto, dal momento che ha generato la piccola ferrovia qui a Disneyland e in qualche modo è legato emotivamente con la mia esperienza da adolescente che vendeva giornali.
Walt Disney, Railroad Magazine, 1965
“Sì, in un modo o nell'altro, ho sempre amato i treni.” Così ci racconta Walt Disney sulla rivista Railroad Magazine nell’ottobre del 1965, narrandoci delle sue avventure, della passione e amore per le ferrovie, per i treni a vapore e del suo hobby, quello di giocare con i trenini elettrici. La sua vita in effetti fu un lungo viaggio tra i diversi binari dell’immaginazione. E proprio questa passione è il tema della mostra All Aboard: A Celebration of Walt's Trains, organizzata dal Walt Disney Family Museum e in esibizione a San Francisco dal 13 Novembre 2014 al 9 Febbraio 2015.
Nei primi anni del ‘900 le ferrovie erano il simbolo del progresso, non solo un mezzo di trasporto; erano una linea di vita fondamentale per lo sviluppo degli Stati Uniti. Il treno rappresentava il dinamismo, la velocità, la capacità dell’uomo di accorciare le distanze fra diversi territori della nazione. Il treno è un oggetto simbolo del cinema. Fu proprio il più famoso corto dei fratelli Lumière L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L'arrivée d'un train en gare de La Ciotat, 1896) a far sorprendere il pubblico in sala. La locomotiva a vapore giungeva dal fondo dello schermo, avanzava sugli spettatori e li faceva sussultare dando loro la sensazione che stesse per schiacciarli.
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L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat, 1896 |
All’epoca di Walt Disney il treno aveva un suo fascino, non era come quello dei nostri giorni; era una macchina che si muoveva e sfrecciava lentamente, nascondendosi dentro le gallerie, sbuffando vapore alla ricerca di un futuro migliore. La locomotiva era un marchingegno affascinante e tecnologico, dirompente e trionfatore di una nuova visione della modernità. Il treno tra una stazione e l’altra, luogo di separazione e attesa, di arrivi e partenze, o ad un passaggio a livello si annunciava col suo ‘ciuff ciuff', suscitando sorpresa e scatenando sogni in chi l’attendeva per partire verso un nuovo viaggio.
Fu proprio il padre di Walt, Elias, insieme a suo zio Mike, gli ispiratori di questa passione, visto che entrambi lavoravano in ferrovia. Lo zio Mike ad esempio guidava la motrice Santa Fe a Kansas City. Ma l’esperienza, chiave di volta per innamorarsi di questo mezzo di locomozione, avvenne nel 1916. Infatti uno dei primi lavori di Walt fu quello di vendere giornali e snack sulle tratte ferroviarie Missouri Pacific, Kansas City Southern, e Missouri-Kansas-Texas.
Nel marzo del 1928, Walt Disney proprio durante un viaggio in treno a New York ripensò alla triste giornata appena trascorsa, cioè quella di essere stato privato del suo primo successo di Oswald il coniglio fortunato, di cui perse i diritti contro la Universal, e anche della metà del suo staff di animazione. Prima di salire sul treno di ritorno in California, Walt sul vagone, pensò al suo ufficio pieno di topi che scorrazzavano sulla sua scrivania. Disegnò su un pezzo di carta un topo, che chiamò Mortimer. Ma sua moglie Lillian ebbe un'idea diversa del nome e così, secondo la più accreditata versione dei fatti, nacque Mickey Mouse, il nostro Topolino.
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Mortimer Mouse & Mickey Mouse |
Topolino fu il primo ad utilizzare il treno come mezzo di locomozione nel cortometraggio del 1929 Il treno di Topolino (Mickey’s Choo-Choo), dove lo si vede nelle vesti di ferroviere alla guida di una simpatica e buffa locomotiva. Fino al corto del 1940 Topolino va in vacanza (Mr. Mouse Takes a Trip) dove Topolino e il suo cane Pluto viaggiano in treno, nonostante non si possa portare cani sulle carrozze. Pietro Gambadilegno interpreterà un prepotente controllore intento a far rispettare le regole.
Nel corso degli anni tutti i personaggi Disney finirono sui treni o sulle ferrovie, da ricordare un esilarante Pippo fattorino alla stazione, alle prese con un baule magico dal quale escono stranezze di ogni tipo nel corto Problemi di bagaglio (Baggage Buster, 1941).
Fino allo scoppiettante trenino Casey Jr. (Casimiro) nel classico Dumbo (1941) (YouTube). Casimiro è una locomotiva a vapore dall’aspetto antropomorfo che traina tutto il circo. Il suo nome deriva dal famoso ingegnere e ferroviere John Luther 'Casey' Jones, morto in una collisione ferroviaria nei primi del ‘900 e ricordato nel corto umoristico The Brave Engineer (1950). Fu proprio con il trenino Casimiro che si studiarono nuove tecnologie sonore. Per costruire la sua voce fu utilizzato un dispositivo primitivo chiamato Sonovox, che utilizzava dei piccoli altoparlanti che a contatto con la gola della doppiatrice Margareth Wright, potesse emettere un suono elaborato e modulato che ricorda un po’ il vocoder, prodotto in maniera artificiale con la sua bocca. Questo momento è documentato nel film a tecnica mista Il drago riluttante (The Reluctant Dragon, 1941) (YouTube).

Da ricordare Mr. Toad che ruba una locomotiva nel classico Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (The Adventures of Ichabod and Mr. Toad, 1949).
E anche il corto Fuori misura (Out of Scale, 1951) dove Paperino gioca con i suoi trenini elettrici in miniatura disturbato dagli impertinenti Cip e Ciop.
La locomotiva come oggetto rudimentale la ritroviamo anche nel film La spada nella roccia (1963) dove Mago Merlino menziona e mostra a Semola con la supervisione di Anacleto, le invenzioni tecnologiche moderne che non sono ancora state inventate.
Walt Disney voleva mostrare al mondo la bellezza dei treni a vapore non solo nell’animazione, ma anche nei film live-action come nel film a tecnica mista Tanto caro al mio cuore (So dear to my heart, 1948) dove tra una ripresa e l’altra Walt Disney stesso indossava i panni del macchinista per gioco con estrema abilità nel manovrare la locomotiva. Da ricordare anche il lungometraggio girato in cinemascope Le 22 spie del'Unione (The Great Locomotive Chase, 1956) che racconta della storia di un gruppo di combattenti della guerra di secessione. Le scene più belle erano proprio quelle della caccia sul treno. Qui lo storico making of. Il regista Francis D. Lyon ricorda così Walt Disney: “Walt sembrava felice di poter passare qualche giorno qui con noi, fuori dai suoi problemi, lontano da Hollywood e si divertiva un mondo a stare sui treni.”
Proprio in quel periodo, Walt costruì un modellino di treno da tavolo nel suo ufficio mostrandolo ai visitatori e agli animatori. I due appassionati all’interno degli studi erano due dei Nine Old Man, Ollie Johnston e Ward Kimball. In particolare, Kimball fu il primo proprietario privato di una locomotiva a vapore di dimensioni reali, e Johnston era appassionato di treni come Walt e si costruiva i suoi trenini in ufficio.
Walt Disney e Ollie Johnston nel 1985 con la riproduzione della Lilly Belle, la locomotiva presente a Disneyland Railroad |
Ollie con sua moglie Marie Worthy, e sotto con la sua famiglia |
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Walt Disney sul treno di Ward Kimball, l'Emma Nevada |
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Walt Disney e Ward Kimball alla fiera dei treni di Chicago, la Chicago Railroad Fair, nell'estate del 1949 |
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Ward e la sua famiglia e la Emma Nevada nel 1946 |
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Un artwork di Ward Kimball dalla sua serie di opere 'Grizzly Flats Railroad' |
Nel luglio del 1948, Walt salì su un treno per partecipare alla Chicago Railroad Fair. Oltre ad essere stato invitato a partecipare allo spettacolo Wheels-a-Rolling, dove i treni classici sfilavano davanti al pubblico, Walt rimase colpito dal treno funebre per il suo mitico presidente, Abraham Lincoln. Visitò anche il Museo Henry Ford a Dearborn in Michigan e sulla via del ritorno Walt trasse ispirazione da quel museo che comprendeva una locomotiva 4-4-0 che attirava i visitatori. Quandò torno nella sua tenuta chiese al suo meccanico Roger Broggie di insegnargli i rudimenti della meccanica. Così iniziò a costruire un suo parco macchine su rotaia in scala 1/8. Il suo primo locomotore a vapore fu chiamato The Lilly Belle in onore della moglie Lillian. Il treno consisteva in una locomotiva con una carrozza e due carri merci. Attorno a tutta la sua proprietà costruì una ferrovia completa di scambi e binari di deposito. I vagoni potevano portare diversi passeggeri adulti.
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La Lilly Belle in esposizione al museo |
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In primo piano da sinistra Roger Broggie, Eddie Sargent e Walt Disney alla Vigilia di Natale del 1949, al primo test di prova della Lilly Belle |
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Da sinistra, Diane con sua sorella Sharon e papà Walt |


Questa esperienza la fecero tutti i suoi ospiti tra cui l’artista Salvador Dalì, suo grande ammiratore. Da questo incontro iniziò a pensare alla costruzione di un parco a tema su Mickey Mouse, un parco per famiglie che dovesse includere una stazione ferroviaria, Disneyland.
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Salvador Dalì e Walt Disney nel 1945 |
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Ward Kimball e Salvador Dalì |
Nel 1950 la famiglia Disney si trasferì a Los Angeles dove Walt progettò il nuovo percorso della Carolwood Pacific Railroad, dal nome della strada in cui vivevano, in modo che circondasse tutto il nuovo parco, in un percorso complesso tra passaggi a livello, ponti a traliccio, fino ad una galleria a L.
Nel luglio 1955, quando venne aperta Disneyland, si aprì La Santa Fe & Disneyland Railroad con due treni che nel giro di un anno trasportarono circa un milione e mezzo di passeggeri, ancora oggi in funzione in ogni parco Disney. Qui uno speciale della serie tv Disneyland sui treni di frontiera. Nella mostra nel Walt Disney Family Museum vengono anche presentati i WED Enterprises Imagineers, gli ingegneri dell’immaginazione, quali Roger Broggie e Bob Gurr, che crearono le nuove locomotive per il trasporto a Disneyland, nel Magic Kingdom Park e per l’attrazione Casey Jr. Circus Train.
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Il blueprint della locomotiva CK Holliday ispirata a Cyrus K. Holliday, fondatore della capitale del Kansas, che contribuì alla costruzione della ferrovia di Santa Fe |
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L'entrata del parco Disneyland ad Anaheim, LA |
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Il poster inaugurale del Fort Wilderness Campgroung Resort, il camping di Walt Disney World in Florida, in cui era presente una ferrovia chiusa negli anni '80 |
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"Le buone idee non muoiono mai. Aspettano solo il momento giusto per venire fuori" citazione degli Imagineering, il gruppo di creativi che si occupano della creazione e costruzione dei parchi Disney |
Il trenino Casey Jr. di Dumbo a Disneyland, presente anche a Disneyland Paris |
John Lasseter, Chief Creative Officer per Pixar, per i Walt Disney Animation Studios e per i DisneyToon Studios e Principal Creative Advisor per il Walt Disney Imagineering, celebrò il 10 maggio 2005, il 50° anniversario di Disneyland con circa 100 persone che si riunirono presso la Stazione della Disneyland Railroad New Orleans per onorare l’animatore e leggenda Disney, Ollie Johnston, uno dei Nine Old Men, per il suo grande amore per i treni a vapore. In quel giorno a 94 anni Ollie sapientemente manovrò la sua locomotiva a vapore, Marie E.
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John Lasseter in A Day in a Life |
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Toy Story 3 - La grande fuga |
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Planes 2 - Missione Antincendio |
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Odissea a Tokyo |
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Cars 2 |
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Concept art di Inside Out |
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