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18 ottobre 2015

MyNewGreatStory: Pixar: Design e Storie in mostra a New York

“Fare animazione non è costruire un oggetto che abbia solo un volto con delle mani. Ma fare animazione è costruire un oggetto che si muove come se fosse realmente vivo, che pensa e quando si muove, tutti i suoi movimenti sono generati da un processo legato al suo pensiero. È il pensiero che dà l’illusione della vita ed è la vita che dà senso all’espressione. Come scrisse [Antoine de] Saint-Exupéry, “non sono gli occhi, ma il colpo d’occhio, non le labbra, ma il sorriso.”
(John Lasseter)

Cooper Hewitt Museum
La Pixar in 30 anni ha costruito storie, personaggi e mondi incredibili dai giocattoli, ai topi ai robot persino alle emozioni rafforzando sempre più la nostra empatia verso la loro grande creatività. In queste settimane a New York al Cooper Hewitt, lo Smithsonian Design Museum, si è aperta una nuova mostra dal titolo “Pixar: The Design of Story” fino al 7 agosto 2016. Attraverso gli artwork originali, dagli schizzi alle maquette, si potrà seguire lo sviluppo dei progetti Pixar che costruiscono un legame emotivo tra storia e design nel suo lungo processo di produzione filmica. La mostra si concentra sul processo formato dalla “iterazione”, cioè l’atto di ripetere un processo con l’obiettivo di avvicinarsi al risultato desiderato, alla “collaborazione” tra persona fino alla “ricerca” visiva per avere nuovi spunti e idee. Assieme a questi tre elementi che si amalgamano l’un l’altro, si uniscono i tre principi fondamentali per la progettazione di un buon film, “la storia”, “la credibilità” e “l’attrazione”.







Questo processo può essere semplificato in questi quattro punti:
1)Fare ricerca per il vostro progetto.
Per costruire una buona storia è importante fare ricerca sugli argomenti trattati in lungo e in largo, perché grazie ad una buon ricerca il design può sempre migliorare, ma soprattutto si possono avere visioni inaspettate durante tutto il processo. Ad esempio Il gruppo di designer di “Cars” prima di iniziare a fare ricerca sulle automobili, le loro protagoniste nel film, hanno fatto un viaggio lungo la Route 66. Tutti insieme hanno vissuto la stessa esperienza dei protagonisti del film, immergendosi interamente in quei luoghi di storia americana. Ogni luogo è stato fotografato e disegnato per rivivere ogni sensazione possibile per costruire il mondo di quel film. Grazie a questa avventura di ricerca i designer sono stati in grado di capire cosa potevano provare i personaggi. 












2)Creare collaborazione nel gruppo.
La Pixar è famosa per essere un gruppo di appassionati creativi che lavora assieme per risolvere problemi, perfezionando le idee. Questa collaborazione avviene tra reparti differenti che si uniscono dalla storia al design. Per progettare ad esempio la casa di Carl in “Up” tutti i reparti hanno lavorato assieme, dagli animatori al team di ricerca agli artisti che creavano il model packet, ai tecnici. I bozzetti passavano tra le mani di tutti e ogni persona annotava e migliorava il progetto per rendere credibile quella casa.




















3)Semplificare l’idea. 
Una delle grandi strategie Pixar è la “semplicità”. Nei film di Pete Docter lo si nota molto bene: costruire personaggi geometrici per far capire allo spettatore chi si trovano davanti agli occhi. Ciò  lo possiamo notare in “Monsters inc.”, con Sullivan, un parallelepipedo e Wazowski, un cerchio, mentre in “Up” Carl è un quadrato spigoloso ed Ellie, un grazioso cerchio, e in “Inside out” le cinque emozioni hanno tutte una loro forma ben definita legata ad un carattere, un colore e una texture che li rappresenta. Grazie a questa tecnica elementare si possono creare sempre più idee e personaggi per migliorare l’azione.




4)Fare attenzione ai dettagli.
Per ottenere al massimo da una idea i designer si focalizzano su due elementi: il primo “l’attrazione" o come ottenere una connessione tra storia e pubblico, ad esempio un topo che cucina; il secondo, la “credibilità” costruire qualcosa che sia credibile all’interno dell’idea, come ad esempio il pianeta terra pieno di spazzatura in “Wall-e”. Per costruire ciò i designer devono fare attenzione ad ogni dettaglio, dai colori dei palloncini in “Up”, alle cuciture dell’abito di woody in “Toy story”, persino nei movimenti di un topo in una cucina in “Ratatouille”. Questa grande attenzione al dettaglio fa rendere il film ancora più fantastico e credibile. Pensate solo all’inizio di “Up” o di “Wall-e” che ci catapulta subito nella storia credibile, ma soprattutto convincente solo grazie alle immagini e alla musica in maniera emotiva.









Come racconta John Lasseter, a New York il 12 novembre per un masterclass, “Alla Pixar, il processo di visual design e lo sviluppo della storia sono paralleli sin dagli inizi di una produzione. Siamo molto entusiasti di lavorare con Cooper Hewitt su questa mostra, che darà al pubblico uno sguardo all'interno di una delle parte più importanti dello studio per la creazione di un film.”


In mostra si potranno ammirare la ricerca architettonica e di design per costruire la casa di Carl in “Up”, dai colorscript agli storyboard, fino allo studio sul modernismo degli anni ’60 per gli arredi de “Gli Incredibili”, alle maquette di Woody per “Toy Story”, ai model packet e ai disegni tecnici per la costruzione di Wall-e che mostrano bene il processo di iterazione sulla credibilità delle funzioni meccaniche del robot. Per far interagire il pubblico è stato messo a disposizione un tavolo multi-touch al fine di esplorare e di paragonare le 450 opere Pixar con gli oggetti correlati della collezione Cooper Hewitt. L’ultima parte è dedicata alla storia del corto più famoso della Pixar “Luxo jr.” in cui si potranno scoprire le origini del processo di design di questa famosissima lampada.















Nelle prossime settimane in uscita vi saranno alcuni volumi da non perdere proprio sul processo di storia e di design quale il volume “Funny!: Twenty-Five Years in the Pixar Story Room” edito da Chronicle Books il quale narra di quante idee vengano fuori prima di arrivare a quella giusta, al piccolo taccuino da disegno “The Animator's Sketchbook by Pixar” edito da Chronicle Books, al volume per i più giovani “Design of Story: A Pixar Design Activity Book” edito da Cooper Hewitt e Chronicle books che narra dei principi di progettazione e degli strumenti per indurre i ragazzi a costruire nuove idee creative con suggerimenti e tecniche dei creativi Pixar.




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