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25 giugno 2009

SPOILER - Ecco le recensioni delle Sceneggiature di TRON 2 e Alice 3D

CC2k si è, misteriosamente, ritrovata in mano le sceneggiature di TRON 2 e Alice nel Paese delle Meraviglie di Tim Burton.
Ovviamente queste recensioni possono essere anche false, ma è bene dargli il beneficio del dubbio, quindi mi sembra opportuno tradurle e riportarvele.

Cominciamo con TRON 2, la cui sceneggiatura è stata affidata a Adam Horowitz, Edward Kitsis e Steven Lisberge.

Una breve occhiata alla prima bozza di TRON 2, rivela una sceneggiatura piena di problemi, ma anche di potenziali.
Sembrerebbe un sequel di Die Hard 2 nel vero senso del termine, ovvero la storia del primo che continua anche nel secondo capitolo, come L'impero colpisce ancora di Star Wars, un remake su larga scala con un budget migliore. Come tutti i sequel.

Io amo il TRON originale, ma il problema più grosso del film degli anni '80 era la durata, solo un'ora e mezza. Steven Lisberger, l'animatore e la mente dietro il cult fantascientifico, lo ha reso troppo dolce e con un concentato di CGI (animazione al computer) impressionante.

Ma ragazzi, Lisberger questa volta ha reinventato il suo film originale con inventiva.
In questi anni, abbiamo visto dozzine di film che rivisitano la realtà virtuale, il cyberspazio e l'idea base del computer, dal terribile (The Lawnmower Man - il taglia erbe) al fantastico (Matrix), ma il film di Lisberger ha concepito un'idea molto interessante, che i programmi che noi scriviamo avessero una vita propria, senza che lo sapessimo. Io ho voluto sapere di più su questo mondo. Ne vale la pena esplorarlo ancora. Se la bozza di TRON 2 che ho letto è l'originale, io vedrei TRON 2.

Ma prima di andare avanti con la trama, Richard Jeffries, nella bozza che ho letto, è l'unico sceneggiatore presente, mentre IMDb mette anche Edward Kitsis e Adam Horowitz. Inoltre, il protagonista nella sceneggiatura da me letta si chiama Rush, mentre la Disney ha confermato che Garrett Hedlund interpreterà il protagonista, un giovane programmatore, Sean Flynn, figlio di Jeff Bridges.
Sospetto che la produzione abbia riscritto il personaggio del figlio di Flynn, richiamandolo Rush. Un ragazzo che non ha una grande relazione con suo padre, e mostra un carattere duro che col passare della storia diventerà più debole.

Mi fermo qui, la recensione continua concentrandosi nei dettagli, ma non mi voglio rovinarmi tutto il film.

Passiamo quindi a Alice nel Paese delle Meraviglie, film di Tim Burton, la cui sceneggiatura è stata affidata a Linda Woolverton (La Bella e la Bestia).

Lo script non è esattamente l'adattamento dalla storia di Lewis Carroll, ma una estensione. Alice face un viaggio nel Paese delle Meraviglie da bambina, e ora è quasi adulta. Ha 17 anni, ed è tornata per delle nuove avventure, ma non ricorda quelle che ha passato la prima volta. Sta anche per fidanzarsi. Un ricco pretendente vuole sposarla, e all'inizio del film vediamo la sua festa di fidanzamento, nella quale viene distratta, ovviamente, da un coniglio bianco.

Il Bianconoglio (Michael Sheen) la sta cercando perché è l'unica che sarà in grado di sconfiggere il Jabberwock, che domina l'impero della Regina Rossa. Ma quando torna nel Paese delle Meraviglie, non si ricorda nulla. Incontra Pinco Panco e Panco Pinco (Matt Lucas), il Moscardino, lo Stregatto (Stephen Fry) e il Brucaliffo (Alan Rickman), e naturalmente anche la Lepre Marzolina (Nohan Taylor) e il Cappellaio Matto (Johnny Depp).

Inoltre, incontra la buona Regina Bianca (Anne Hathaway), alla quale sono tutti leali e che è stata cacciata dalla Regina Rossa (Helena Bohnam Carter). E' più grande di chiunque altro e si circonda di persone con nasi, labbra o orecchie gigantesche, assieme al Re di Cuori (Crispin Glover), suo alleato.

Alice dovrà risolvere la situazione cercando la spada che può sconfiggere il Jabberwock e salvare la Regina Bianca restituendole il potere.
E' una sceneggiatura molto semplice, la storia procede velocemente, dando per scontato ovviamente che tutti conosciamo i personaggi; Tim Burton la infarcirà delle sue follie. E' difficile immaginare l'aspetto di tutto questo, ma immagino che il Paese delle Meraviglie possa essere un pò come la Fabbrica di Ciccolato o Gotham City.

C'è inoltre una strana storia d'amore tra Alice e il Cappellaio Matto. Non so perché lo ritenessero necessario, forse per contrapporlo all'amore che lei non riesce a trovare nel mondo reale, tuttavia sembra fuori luogo. Johnny Depp non è mai stato un vero sex symbol al cinema, di solito interpreta personaggi complicati, dark e inquietanti che di solito non hanno interesse a conquistare l'oggetto del loro amore, quindi in realtà questo rende tutto più interessante.

Le altre domande che volete sapere sono di sicuro quanta animazione al computer ci sarò? oppure come sarà il trucco? come saranno i personaggi? quanto fumo e specchi ci saranno?
Alice cresce e cresce e si restringe e si restringe. A un certo punto, lei si infilerà anche dentro il Cappello del Cappellaio Matto. Sarà interessante vedere cosa farà Burton con tutto questo. Il film può apparire ridicolo o fantastico? La valanga di attori, in particolare il figlior prodigo di Burton, Johnny Depp probabilmente potrebbero rispondere a questa domanda più di tutti. Sarà un film pazzo o dark? E 'difficile dirlo.
Nulla lascia intendere, nello script, che si tratti di un bel film per un verso o per un altro, ma lascio il beneficio del dubbio. Anche se lo script risulta tremendamente noioso, almeno il film avrà l'aspetto visivo particolare. Almeno Burton garantisce questo, di solito.